Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge è volta a introdurre agevolazioni tributarie in favore dei giovani imprenditori che costituiscono nuove imprese, allo scopo di favorirne lo sviluppo consentendo la riduzione del carico tributario nel periodo iniziale dell'attività.
      Le agevolazioni sono destinate sia a coloro che costituiscono imprese individuali o società di persone, ricavandone redditi d'impresa soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), sia alle imprese costituite in forma di società di capitali, alle quali si applica l'imposta sul reddito delle società (IRES). Sono stabiliti limiti d'importo, al di sopra dei quali viene meno il diritto all'agevolazione, essendosi ritenuto poco utile includere nel beneficio soggetti la cui attività risulti di per sé produttiva di reddito elevato. Si è assunto a questo fine l'importo di 55.000 euro, che costituisce il limite superiore del terzo scaglione dell'IRPEF; su questa base è stato calcolato il limite applicabile per i soggetti passivi dell'IRES, individuato in 76.000 euro, allo scopo di realizzare un equivalente vantaggio tributario massimo in entrambe le fattispecie.
      In particolare, nell'ambito della disciplina dell'IRPEF, contenuta nel titolo I del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, è stato introdotto un regime opzionale di tassazione separata, con l'aliquota del 25 per cento, per i redditi d'impresa realizzati nei primi cinque periodi d'imposta, compreso quello in cui è iniziata l'attività dell'impresa, a condizione che l'imprenditore o la maggioranza dei soci o dei partecipanti non

 

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abbiano compiuto l'età di trentacinque anni nel periodo d'imposta e che la misura dei redditi non ecceda l'importo annuo di 55.000 euro. Nel caso di più soci il limite di reddito opera individualmente per ciascun socio o partecipante che non superi il suddetto limite di età, ma è ridotto a 30.000 euro.
      Qualora dalla gestione dell'impresa risulti una perdita, ai soci o ai partecipanti è consentito comunque di computarla a diminuzione dei rispettivi redditi complessivi, nei limiti previsti dall'articolo 56, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986 (ossia al netto dei proventi esenti dall'imposta, per la parte del loro ammontare che eccede i componenti negativi non dedotti ai sensi degli articoli 61 e 109, comma 5, del medesimo testo unico).
      In relazione alle aliquote tributarie vigenti, l'applicazione della tassazione separata, secondo le disposizioni qui proposte, risulterebbe vantaggiosa nel caso di redditi superiori a 28.500 euro circa, in misura crescente fino al raggiungimento del limite d'importo stabilito in 55.000 euro. Vantaggi possono tuttavia conseguirsi anche al di sotto di quest'importo nel caso in cui il soggetto possieda altri redditi di natura diversa, poiché la tassazione separata dei redditi d'impresa determina una riduzione dell'aliquota marginale applicabile.
      Il contribuente ha comunque facoltà di non avvalersi della tassazione separata, facendolo constare nella dichiarazione.
      Analogamente, è prevista l'applicazione di un'aliquota agevolata dell'IRES, nella misura del 23 per cento, in favore delle società e degli enti commerciali residenti, a condizione che non si tratti di società unipersonale e che la maggioranza del capitale sia detenuta da soci con età inferiore a trentacinque anni. L'agevolazione si applica nei primi cinque periodi d'imposta e fino all'importo di 76.000 euro.
      L'aliquota ridotta comporta il vantaggio massimo per le società o gli enti che realizzano un reddito complessivo di 76.000 euro, per i quali il risparmio d'imposta è di 3.420 euro.
      Sono escluse dal beneficio, in ragione delle caratteristiche di questi soggetti e delle modalità di circolazione delle partecipazioni, le società per azioni quotate nei mercati regolamentati.
      È demandata a un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze la determinazione delle forme attraverso le quali, per il conseguimento dell'agevolazione, la società deve attestare la sussistenza dei prescritti requisiti.
      L'articolo 2 precisa - allo scopo di permettere l'organizzazione delle procedure da parte dell'amministrazione finanziaria e in conformità con quanto previsto dall'articolo 3 della legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente) - che le agevolazioni introdotte si applicano a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge.
      L'articolo 3 dispone circa la copertura finanziaria. Si è stimato che, ipotizzando l'applicazione del provvedimento a decorrere dal periodo d'imposta 2008, l'agevolazione comporti un minore gettito per cassa a titolo di IRPEF e di IRES, complessivamente valutabile in circa 12 milioni di euro nel 2009, 39 milioni di euro nel 2010, 170 milioni di euro nel 2011, 340 milioni di euro nel 2012 e 490 milioni di euro nel 2013, anno in cui l'effetto di minore entrata va a regime. Pertanto, in base alle vigenti disposizioni di contabilità, la copertura è disposta nella misura massima stimata, a decorrere dall'ultimo anno del triennio considerato nel vigente bilancio pluriennale. A questo fine, si dispone la riduzione degli importi destinati ad alcuni fondi iscritti nel bilancio dello Stato.
 

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